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Punti Verde Qualità, ecco come distinguere speculazione e interesse pubblico

22 giugno 2015

Madonnetta vs Colombo - numeri

La scorsa settimana abbiamo ribadito all’Assessore alla legalità, Alfonso Sabella, la disponibilità ad incontrarci per risolvere l’annoso problema dei punti verde qualità. Ha risposto positivamente, a parole, dicendo che questo problema “non lo fa dormire la notte”. Speriamo che alle parole seguano i fatti.

Il metodo che abbiamo proposto è semplice: distinguere i progetti di interesse pubblico, ovvero i progetti che prevedono la realizzazione e manutenzione di un’area verde pubblicamente fruibile dai cittadini, da quelli di interesse speculativo, ovvero quelli dove al posto del verde pubblico c’è cemento privato, fruibile dai cittadini soltanto a pagamento (ad esempio, sale slot, oppure ristoranti McDonald, oppure palestre Virgin).

Come? Attraverso il confronto tra la superficie verde (che per il concessionario è un costo),le cubature costruite (che per il concessionario sono fonte di ricavi) e i costi sostenuti per costruire (che spesso sono stati gonfiati). Sulla base di queste variabili è possibile costruire un indicatore sintetico che indichi il contributo al benessere sociale di ciascun punto verde, che a sua volta ne misura il relativo interesse pubblico.

Questo metodo eviterebbe i paradossi come quello che vi mostro: il PVQ Parco della Madonnetta è dichiarato irregolare (il concessionario ha ricevuto una lettera di revoca della concessione) mentre il PVQ Prati della Colombo è considerato un modello ideale (il PD lo ha addirittura scelto come sede per una sua festa di partito).

Questo è paradossale perché i numeri dimostrano il contrario: il parco della Madonnetta ha una superficie verde tripla rispetto ai prati della Colombo – ovvero tripli costi di manutenzione a carico del gestore – in cambio di una struttura privata – ovvero ricavi provenienti dai campi sportivi e un ristorante – quasi equivalente (9,9 e 9,0 milioni di euro).

Inoltre, anche la situazione debitoria è equivalente: il debito residuo di entrambi è di poco superiore agli 8 milioni di euro.

Sulla base dei dati attualmente disponibili, possiamo presentare due graduatorie. La prima è il rapporto tra superficie verde pubblica prevista nel progetto e importo di mutuo richiesto: l’interesse pubblico è maggiore nelle aree con indicatore più grande.

Denominazione Indicatore 1: verde/mutuo (mq/Mil€)
MADONNETTA 21.580
ACQUA TRAVERSA 11.282
PARCO SPINACETO 10.349
PRATI VERDI BUFALOTTA 9.390
TORRACCIA 9.149
NOMENTANO NORD – SAN BASILIO 8.752
PRATI DELLA COLOMBO 7.075
PONTE DI NONA 6.273
GROTTA PERFETTA 6.009
TIBURTINO SUD 5.119
DRAGONA ACILIA NORD 4.981
TOR SAPIENZA 3.988
OLGIATA 3.942
PARCO FERONIA 2.514
PARCO KOLBE 2.483
ARCO DI TRAVERTINO 2.183
TORRINO NORD 2.128
CASAL MORENA 2.085
LA RUSTICA 1.902
VIA MADONNA DI CAMPIGLIO 1.468
VIA COCCO ORTU 1.249

La seconda graduatoria è tra la superficie verde pubblica e la superficie privata previste nel progetto: anche in questo caso, l’interesse pubblico è maggiore laddove l’indicatore è più elevato.

Denominazione Indicatore 2: verde/coperto
OLGIATA 55,6
TORRACCIA 53,7
MADONNETTA 53,4
TIBURTINO SUD 52,5
PARCO SPINACETO 43,5
PONTE DI NONA 42,3
GROTTA PERFETTA 40,1
PRATI VERDI BUFALOTTA 39,5
VILLA VESCHI 36,5
TOR SAPIENZA 32,5
PRATI DELLA COLOMBO 32,0
NOMENTANO NORD – SAN BASILIO 30,2
PESCATORI 24,7
PINETA VIA OLETTA 17,2
TORRINO NORD 15,7
CASAL MORENA 14,5
DRAGONA ACILIA NORD 13,5

Il confronto andrebbe approfondito con i dati relativi alle superfici realizzate perché in alcuni casi sono significativamente diverse da quelle previste nel progetto: ci sono punti verdi dove è stata realizzata solo la superficie coperta e manca del tutto quella verde, ovvero il parco pubblico.

Immaginiamo che queste informazioni siano disponibili all’Assessore: mettendo insieme le sue informazioni e il nostro metodo, possiamo quindi individuare i punti verdi “buoni” con mezza giornata di lavoro su un foglio di calcolo. Attendiamo la sua chiamata.

Solo così potremo impostare il lavoro necessario ad affrontare la questione nel suo complesso, tutelando i gestori che hanno realizzato progetti socialmente validi, che sono in difficoltà anche per colpa del comune, e perseguendo quelli che invece hanno causato al comune un danno erariale.

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6 commenti
  1. ottimo lavoro!! Peccato per il gestore del PVQ della Madonnetta, che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente; che ha lavorato tanto. E invano!

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  2. Silvia Maria permalink

    Splendido lavoro, anche se ritengo che si debbano sottolineare anche altri parametri -importanti- quali la QUALITA’ dell’utilizzo e della fruizione. In questo caso il Parco della Madonnetta risulterebbe primo per accesso a disabili, primo per attività sociali svolte, primo per sensibilizzazione sociale e didattica, primo per connessione culturale, primo per varietà di sport praticati. Il Parco della Madonnetta è unico! Intervenire per garantire ai cittadini questa qualità di servizio -che Andrea Ciabocco ha ideato e realizzato!- è urgente e doveroso, per dare un segnale non solo di legalità, ma di giustizia. La legalità deve costruire!!! Buon lavoro e grazie di essere finalmente intervenuti con studi seri. Aspettiamo una risposta concreta.

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